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Intelligenza Artificiale

AI Act: La UE approva il primo testo che regolamenta le AI Generative

I governi di tutto il mondo stanno attivamente affrontando la questione delle intelligenze artificiali generative e la necessità di regolamentarle, come abbiamo discusso in precedenza.

L’Unione Europea si sta dimostrando ancora una volta all’avanguardia nel fornire linee guida per la regolamentazione. Il Parlamento di Strasburgo ha votato a favore della sua “posizione negoziale sulla legge sull’Intelligenza Artificiale”, aprendo la strada ai negoziati con il Consiglio e i governi dei singoli Paesi dell’UE per la stesura del testo definitivo.

La legislazione sull’IA si basa sul concetto di rischio, garantendo che la tecnologia sia allineata ai valori e ai diritti dell’Unione, come la supervisione umana, la sicurezza, la privacy, la trasparenza, la non discriminazione e il benessere sociale e ambientale.

Poiché non tutte le intelligenze artificiali sono uguali, gli obblighi per gli operatori e i fornitori varieranno in base al livello di rischio associato a ciascuna di esse.

Saranno vietate tutte le soluzioni basate sull’IA che presentano un rischio considerato inaccettabile. Tra i sistemi ad alto rischio, i deputati europei hanno incluso quelli in grado di causare “danni significativi alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali delle persone o all’ambiente”, nonché quelli utilizzati per influenzare gli elettori e l’esito delle elezioni, e i sistemi di raccomandazione utilizzati dai social media con oltre 45 milioni di utenti.

Rispetto alle bozze precedenti, i deputati hanno esteso i divieti a diverse aree, tra cui l’utilizzo di sistemi di identificazione biometrica in tempo reale e a posteriori nelle aree pubbliche, la categorizzazione biometrica basata su genere, razza, etnia, cittadinanza, religione o credo politico, l’uso di sistemi di polizia predittiva, il riconoscimento delle emozioni e l’estrazione non mirata di dati biometrici da Internet o da telecamere a circuito chiuso.

Inoltre, la nuova legge richiede trasparenza per i sistemi di IA generativa come ChatGPT, che devono dichiarare chiaramente che il contenuto è stato generato da un’intelligenza artificiale. Si presta particolare attenzione ai deepfake e alla necessità di fornire strumenti per distinguere tra immagini reali e manipolate.

La legge promuove anche gli “spazi di sperimentazione normativa”, che sono ambienti di vita reale creati dalle autorità pubbliche per testare l’IA prima della sua implementazione. Queste esenzioni sono fondamentali per sostenere l’innovazione delle piccole e medie imprese nel campo dell’intelligenza artificiale.

Con questa normativa, l’Europa si sta ponendo come pioniere nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale generativa, cercando di bilanciare l’innovazione con la protezione dei diritti e dei valori fondamentali. Anche gli Stati Uniti hanno promesso qualcosa di simile, ma al momento non ci sono ancora provvedimenti concreti.

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Andrea è uno sviluppatore PHP classe 1990. Appassionato di tecnologia fin da bambino, si evolve nel tempo come programmatore. "Amo la tecnologia, è il mio lavoro, il mio pane quotidiano, sono appassionato dei prodotti Apple e di tutto ciò che ruota attorno all'ecosistema"