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Apple

Il Digital Service Act obbligherà Apple a conformare l’Apple Store

L’Unione Europea ha confermato ufficialmente che Apple è tra i 19 colossi tecnologici soggetti al Digital Services Act (DSA), il che implica l’applicazione della normativa sulla sicurezza e trasparenza online all’App Store.

Apple avrà quattro mesi per adeguarsi, il che potrebbe richiedere cambiamenti alle raccomandazioni e agli annunci dell’App Store. Tuttavia, le app preinstallate sugli iPhone sembrano non essere coinvolte.

Il DSA punta principalmente ai social media, con l’obiettivo di obbligare le aziende a rimuovere rapidamente contenuti illegali, come materiale pedopornografico (CSAM). Un requisito secondario riguarda una maggiore trasparenza su raccomandazioni e pubblicità per un’ampia gamma di aziende tecnologiche.

Gli utenti riceveranno informazioni chiare sulle motivazioni delle raccomandazioni e potranno rinunciare ai sistemi di raccomandazione basati sulla profilazione. Le piattaforme dovranno etichettare gli annunci e informare gli utenti sui promotori.

Apple sarà interessata da questo requisito, poiché attualmente non è chiaro come funzionino le raccomandazioni sull’App Store e gli annunci a pagamento non sono chiaramente identificati.

Il DSA imporrà ad Apple di essere più trasparente, almeno negli App Store dell’UE. Gli annunci a pagamento dovranno essere etichettati come tali e gli utenti dovranno essere in grado di vedere chi ha pagato per la pubblicità specifica.

Inoltre, per le raccomandazioni personalizzate, gli utenti dovranno capire perché vengono scelte determinate app e potranno rinunciare all’uso dei propri dati per generare consigli.

Questo requisito renderà Apple soggetta alle stesse regole di trasparenza del monitoraggio delle app applicate agli sviluppatori di terze parti. Attualmente, Apple può utilizzare dati personali senza richiedere il consenso dell’utente, ottenendo un vantaggio ingiusto rispetto ad altri sviluppatori.

La Commissione europea ha dichiarato che il DSA si applicherà a Google, Bing e altre 17 aziende, tra cui Alibaba, Amazon, Facebook, Google Play, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube e Zalando. Tutte le società hanno tempo fino alla fine di agosto per conformarsi alla nuova legislazione.

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Andrea è uno sviluppatore PHP classe 1990. Appassionato di tecnologia fin da bambino, si evolve nel tempo come programmatore. "Amo la tecnologia, è il mio lavoro, il mio pane quotidiano, sono appassionato dei prodotti Apple e di tutto ciò che ruota attorno all'ecosistema"